La Meloni si è guardata dal dire se il suo governo rinnoverà o meno l’accordo con la Cina, che punta a rafforzare le relazioni politiche e commerciali e prevede decine di accordi tra istituzioni e imprese. A pochi mesi dalla data di scadenza, ha chiarito che il commercio e l’amicizia con la Cina continueranno indipendentemente da ciò che accadrà.

“Non prevedo che le nostre relazioni con la Cina diventino più complicate. Tra Roma e Pechino i rapporti sono antichi e ci sono grandi e reciproche convenienze, non solo in ambito commerciale”, ha detto la Meloni al Sole 24 Ore.

Anche la Meloni si trova in una posizione difficile poiché in precedenza era fortemente contraria alla firma dell’accordo, ma ora, nel suo ruolo di primo ministro, vorrà evitare un inutile deterioramento delle relazioni con Pechino.

Il primo ministro italiano ha affermato che, se è vero che l’Italia è l’unico paese del G7 ad aver aderito alla Via della Seta, è anche vero che non è il G7 o il paese europeo con i maggiori volumi commerciali con la Cina.

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    10 months ago

    Non c’è stato nessun “patto” riguardo il Belt and Road. C’era un memorandum d’intesa, “una convergenza di interessi fra le parti, indicando una comune linea di azione prestabilita, piuttosto che un vero e proprio vincolo contrattuale”.

    Certo, i cinesi probabilmente se ne avranno a male se dovessimo uscirne, con possibili conseguenze diplomatiche, ma legalmente parlando, un MdI sono poco più che belle parole.